Geotermia FAQ
Cosa è la GEOTERMIA?
Cosa è un impianto geotermico? Esistono due "geotermie".
Quella classica, relativa allo sfruttamento di anomalie geologiche o vulcanologiche.
Quella a "bassa entalpia", relativa allo sfruttamento del sottosuolo come serbatoio termico dal quale estrarre calore durante la stagione invernale ed al quale cederne durante la stagione estiva.
Il primo tipo di geotermia, riguarda la produzione di energia elettrica (vd Lardarello) e le acque termali (Aqui Terme in Piemonte, Abano Terme in provincia di Padova, Lazise e Caldiero in provincia di Veorna, Ferrara in Emilia etc.) utilizzate a fini di riscaldamento.
La geotermia a bassa entalpia, è quella "geotermia" con la quale qualsiasi edificio, in qualsiasi luogo della terra, può riscaldarsi e raffrescarsi, invece di usare la classica caldaia d’inverno ed il gruppo frigo d’estate.
Si può usare proprio dappertutto?
Non proprio. Il sistema è applicabile in qualsiasi tipo di sottosuolo, in qualsiasi regione d’Italia, in qualsiasi situazione geografica: al mare, in montagna, in pianura, in collina, in riva al lago, in città, in campagna, etc.
Le uniche eccezioni sono costituite da sottosuoli carsici, e dai sottosuoli con attività geotermica ad alta entalpia.
Nei sottosuoli carsici, in cui vi sono cavità ipogee vi sono grosse problematiche di perforazione; in secondo luogo la grotta sotterranea costituisce una zona nella quale la sonda geotermica non scambia termicamente.
I sottosuoli che presentano attività geotermica classica possono essere sfruttati con sonde geotermiche coassiali in acciaio inox, solo per la produzione di fluidi caldi per il riscaldamento.
Questo sfruttamento può avvenire mediante utilizzo diretto, oppure accoppiando il sistema ad una pompa di calore.
Come faccio a sapere se il mio sottosuolo è idoneo?
Questa valutazione compete al geologo, che dispone di cartografie e banche dati a cui attingere. Qualora si sospetti la presenza di cavità ipogee, è necessario effettuare opportune indagini geofisiche per ricerca di cavità carsiche, mediante tomografie elettriche.
GEOTERMIA A BASSA ENTALPIA
La falda come influenza l’impianto geotermico?
In presenza di una falda, il sistema rende di più. Inoltre la risorsa idrica non viene in alcun modo alterata, perchè si tratta solo di uno scambio termico.
Ma allora si può usare per riscaldare qualsiasi abitazione?
No. In realtà il limite della tecnologia risiede nel fatto che è economicamente appetibile solo in presenza di terminali a bassa temperatura.
Che cosa sono i terminali a bassa temperatura?
Gli impianti di riscaldamento sono costituiti da due parti:
- un generatore di calore,
- dei terminali di distribuzione.
Alcuni esempi di generatori di calore sono: caldaie tradizionali a gas, a gasolio, a GPL, geotermia, caldaie a biomasse, tele- riscaldamento, etc.
I terminali, invece sono ovvero i classici radiatori, oppure i ventil convettori, gli impianti a pavimento, parete, soffitto etc.
Di solito i radiatori lavoro con temperature "elevate" 65-70°C e sono definiti terminali ad alta temperatura. Gli impianti a pannelli radianti a pavimento, parete, soffitto, lavorano a 30-35°C e pertanto sono definiti a bassa temperatura.
I ventil convettori, in funzione di come sono dimensionati, possono lavorare a temperature variabili.
Ho un impianto a radiatori, posso installare la geotermia?
Di solito i radiatori lavorano con temperature che superano i 60°C. Questa temperatura di lavoro vanifica i risparmi in bolletta. La soluzione in questi casi consiste nel sostituire i radiatori tradizionali con terminali a bassa temperatura.
Quando conviene installare la geotermia?
Senza dubbio in occasione di nuove costruzioni e ristrutturazioni complete, oppure per la sostituzione di una caldaia a gasolio o a GPL.
Quando conviene non installare la geotermia?
Nel caso siano presenti radiatori, o in un impianto nel quale sia stata già montata la caldaia a metano.
Ho una caldaia a metano, posso installare la geotermia?
Non conviene.
Mi riscaldo con il GPL, spendo cifre importanti e sto al freddo.
In questo caso, qualora si sia disponga di terminali a bassa temperatura, è opportuno prendere in considerazione l’ipotesi di installazione di un impianto geotermico.
Devo costruire una nuova casa e vorrei installare un impianto geotermico. Devo prevedere l’installazione di una caldaietta di supporto?
No. L’impianto geotermico è più che sufficiente a garantire tutta l’energia necessaria.
L’integrazione dei picchi di richiesta di energia termica e/o frigorifera, se sono sconsigliati per piccoli interventi (abitazioni mono/bi familiari, piccoli condomini, etc), vanno valutati in applicazioni più importanti, in quanto ottimizzano il rapporto costi di investimento / costi di gestione.
Sono un tipo freddoloso e a casa ho bisogno di 22°C; la geotermia è in grado di mantenere questa temperatura?
In realtà non serve solo la geotermia. Il caldo in casa lo garantiamo se l’impianto geotermico, lavora con un impianto interno dimensionato correttamente.
Chi si occupa del dimensionamento dell’impianto interno?
Questo è il lavoro degli studi di termotecnica, che progettano e dimensionano tutti gli impianti. Non solo. Il progettista termotecnico è colui che poi garantisce che l’impianto nel suo complesso funzioni come da aspettative.
Quanto costa un impianto geotermico?
Il costo è funzione del carico termico dell’edificio, ovvero di quanto calore l’edificio ha bisogno, e del tipo di sottosuolo dal quale si preleva calore. Ipotizzando dei dati medi, per una abitazione di 150 mq sono necessari circa 20.000 euro.
Bolletta energetica annuale - Stima edificio mediamente isolato
Riscaldamento geotermico / raffrescamento passivo: 800 euro/anno
Metano / condizionamento tradizionale: 2.100 euro/anno
GPL / condizionamento tradizionale: 4.500 euro/anno
Gasolio / condizionamento tradizionale: 3.800 euro/anno
Dati aggiornati dicembre 2008
In quanto tempo si ammortizza?
Questa domanda richiede una risposta articolata. In primo luogo quello che si ammortizza è l’extra costo dell’impianto.
Seconda ovvia considerazione è che i tempi di ammortamento dipendono da:
- quale sia la tecnologia tradizionale di confronto (metano, gasolio, GPL)
- se l’impianto geotermico si usa per solo riscaldamento o anche per raffrescamento.
Riferendosi al caso della villetta da 150 mq, ipotizzando che l’alternativa sia il metano e supponendo di voler sia riscaldare che raffrescare, si ha che un impianto tradizionale ha i seguenti costi:
- caldaia a condensazione 4.000 euro
- canna fumaria 2.000 euro
- gruppo/i frigo esterni 4.000 euro
- regolazioni 2.000 euro
Ammortamento
Costo impianto geotermico = 20.000 euro
Costo impianto tradizionale = 12.000 euro
Extra costo = 8.000 euro
Risparmio annuo = 1.300 euro
Ammortamento = 8.000/ 1.300 = 6,1 anni.
Nota bene
Tale dato è assolutamente medio ed indicativo.
Nella realtà, per la tipologia di impianto considerata, si osserva un ammortamento che va dai 4 ai 6 anni.
A questo va aggiunto il fatto che:
1. le manutenzioni sono praticamente inesistenti;
2. la vita media di una pompa di calore geotermica si stima essere pari ad almeno il doppio della vita media di una caldaia.
Con la caldaia esiste il pericolo di produzione di monossido di carbonio. C’è qualche pericolo simile con la pompa di calore geotermica?
No